mercoledì 13 giugno 2012

Ponti









"Struttura che consente l'attraversamento di un corso d'acqua o il superamento di altri ostacoli" 





Uno dei  simboli principali della tecnologia meccanica applicata alle costruzioni civili nei primi anni dell'Ottocento è sicuramente il ponte sospeso



Grazie ai nuovi processi di affinazione della ghisa, il puddellaggio e più tardi i convertitori permettono di avere degli acciai a basso tenore di carbonio. I laminatoi incominciano a produrre profilati a sezioni a resistenza migliorata con cui si costruiscono, tra le altre strutture, i ponti. 

La necessità di verificare la resistenza degli elementi della catenaria e dei tiranti impone lo sviluppo delle prime macchine di prova della resistenza alla trazione dei metalli. 
Sarà il tedesco August Wohler (1819-1914) il padre della scienza della resistenza dei materiali. Egli sviluppa una numerosa serie di macchine per la prova dinamica e a fatica dei metalli da costruzione. I primi esemplari di provette "rotte" in prove a "fatica" sono presentati ufficialmente all'Esposizione di Parigi nel 1867. 






Il primo ponte di grandi dimensioni fu costruito Thomas Telford, sullo Stretto di Menai nel Galles.
Le torri sono alte 47 metri, il piano stradale è lungo 176 metri ed è sostenuto da 16 cavi d'acciaio che nel 1938 sostituirono le originarie catene di ferro.



























Uno dei  primi ponti sospesi Europei a catena  è costruito in Inghilterra tra il 1819 e il 1820 ed è l' Union Bridge sul fiume Tweed.





In Italia non si dovrà aspettare molto per vedere un ponte a catena sospeso: il "Ponte Real Ferdinando" sul Gagliardo sarà costruito nel 1832 dall'ingegner Luigi Giura.





Di seguito riporto un documentario della National Geographic:





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